giovedì 6 febbraio 2020

CREMA CATALANA PERFETTA


C’e’ un posto che mi porto nel cuore. 
Non e’ un ricordo di bambina, e’ un posto che ho vissuto un’ po’ di anni fa, non e’ un’errore grammaticale magari ne troverete altri, questo va bene cosi': ho vissuto.
E’ un posto che in cui la gente va d’ Estate, e quasi sempre torna a casa delusa..si aspettano meno casino, piu’ pulizia, tutti ci vogliono andare,e quando ci vanno, tutti  vogliono trovare un posto tranquillo.. ma la maggior parte di loro va la’ a cercare la trasgressione..non si rendono conto che i trasgressivi sono proprio loro,perche’ in realta’ la gente del posto non apprezza per nulla gli eccessi.

Io di questo posto ho amato l’inverno,
23 gradi di temperatura a Gennaio,  potevo  fare chilometri senza incontrare nessuno, avevo intere spiagge a disposizione, le persone si contattavano senza telefono,
si andavano a cercare.

Le albe arrivavano piu’ tardi di circa 1 ora, alle 7 il cielo era viola e le case bianche risaltavano fino a sembrare madreperla, alle 8 rosso fuoco,e le case diventano rosa come corallo.

La terra era  rossa come i campi da tennis di una volta, e in certi punti si mescolava con la sabbia bianca.
Il mare era turchese, poi blu, poi verde..in alcuni punti era trasparente e tu potevi vedere i pesci che sembrava nuotassero nell’aria.

Era inverno, l’aria profumava di rosmarino,di lavanda, di ginestra e di resina, se ti avvicinavi al mare era prepotente il profumo del sale e della rucola, che cresceva alta come radicchio,
profumo di rucola e salsedine.

Le montagne erano di un bianco accecante e brillavano al sole, non era neve,
erano montagne di sale candido ai lati delle saline.

La gente era colorata, signore che si avvicinavano alla settantina (e forse piu’), andavano a passo svelto con le loro sottanone ty-dy ..ricordi dell’epoca hippy, con ciocche di capelli turchesi,o fucsia..facendo tintinnare i mille bracciali d’argento, sfoggiando le loro rughe senza sentirsi ridicole o inadeguate. Erano bellissime

I bambini li potevi sentire giocare fino a tarda notte nei parchi, le mamme passeggiavano nei dintorni senza paura, senza timore se qualcuno si avvicinava..cosa che non vedevo piu’ da anni.

La gente alla domenica si incontrava in campagna o al mare, si facevano collette e si improvvisavano grigliate , si viveva la domenica in compagnia di amici conosciuti quel giorno, non c’era bisogno di essere presentati da qualcuno, bastava esserci.

La musica era ovunque, di tutti i tipi, spesso sentivi suonare una chitarra in un bar e nel giro di pochi minuti c’era qualcuno che cantava,ballava,scandiva il tempo con il battito delle mani.
Non c’era obbligo di consumazione,tu potevi entrare,fermarti anche tutta la notte,senza tirare fuori un soldo.
C’era il mercato, non un mercato come i nostri, era un mercato fatto di scambi,non di commercio, 
i contadini  vendevano i loro prodotti, ma erano disposti a scambiarli con quello che non usavi piu’,o con qualcosa che vendevi tu, c’erano artigiani,artisti,donne che vendevano il loro miele,marmellate,olio.
Non c’erano registratori di cassa,scontrini fiscali, burocrazia, se volevi disfarti di qualcosa   andavi li’ pagavi l’equivalente di 2 euro e 50 e potevi esporre le tue cose in tranquillita’, conoscevi gente e tornavi a casa sempre con qualcosa di nuovo senza aver speso un soldo.

Ogni giorno di sole era un motivo per sorridere.

Non sono piu’ tornata in quel posto, ho paura di tornare e vedere che non e’ piu’ cosi’…di tornare delusa.
da li’ vi porto la ricetta di questa crema,che ho ottenuto dopo varie insistenze e  in cambio ho dovuto dare la  ricetta della Carbonara.
Non e’ 
come ho letto in giro cotta a bagnomaria (quello e’ il latte alla portoghese,che viene comunemente chiamata Creme Caramel),
Non e’ 
fatta solo di latte e  l’unica spezia che accetta e’ la Vaniglia,
quella vera, 
e  il suo segreto e’ nella crosta, fatta dal doppio strato, e che quando lo spacchi con il cucchiaio,sotto deve trovare una crema che non deve essere soda, ma morbida e voluttuosa.

INGREDIENTI  per 4 tazzine monoporzione.

  • 300 ml di latte intero ,
  • 200 ml di panna fresca ,
  • 60 g.di zucchero,
  • 25 g.di amido di mais, 
  • mezza bacca di vaniglia (non va bene l’estratto e assolutamente no alla vanillina! piuttosto niente!
  • 4 tuorli,
  • 5 cucchiai di zucchero di canna tipo Demerara non Muscobado! 
  • un pezzetto di buccia di limone non trattato.
PROCEDIMENTO

Incidete la bacca di vaniglia,apritela ma non togliete i semi, mettetela in una pentola a fondo spesso insieme alla buccia di limone non grattugiata ma un pezzetto unico,unite il latte e la panna,accendete il fuoco basso e portate a ebollizione.

Mentre si scalda, in una ciotola mettete i tuorli e lo zucchero e montateli poi aggiungete l’amido di mais e amalgamate bene.

Appena prima che il latte  cominci a bollire,togliete il limone e la vaniglia e versatelo a filo nel composto di uova e zucchero sempre mescolando.

Una volta che e’ tutto amalgamato e senza grumi,rimettete nella pentola e riaccendete il fuoco basso,mescolate SEMPRE, questa non e’ una ricetta che si puo’ abbandonare, se suona il campanello lasciate perdere,la crema catalana vuole la vostra attenzione! e’ permalosetta e si rassoda con un sacco di grumi se non la trattate come vuole.

Continuate la cottura fino a che avrete un cucchiaio ben velato, ma deve essere fluida (occorrono circa 15 minuti).

Dividete la crema in 4 tazzine e mettete in frigo nella parte bassa , senza pellicola a contatto, perche’ qui la pellicina che si forma nel raffreddamento servira’a isolare lo zucchero per la caramellizzazione, se la pellicina non c’e’ lo zucchero si bagnera’ e ciao caramello croccante !
Lasciate in frigo almeno 2 ore.

Al momento di servire cospargete la crema in ogni tazzina con 1 cucchiaio abbondante di zucchero di canna ,e con il cannello bruciatelo, aspettate 5 minuti e ripetete l’operazione.
Servite! dovrete sentire “crack” quando affonderete il cucchiaino.

Note: io l’ho fatta con latte e panna di soya..buonissima e vellutata, e ho sostituito lo zucchero bianco con Stevida , provate,non se ne accorgera’ nessuno e avrete tagliato una bella fetta di calorie e grassi.
Se non avete il cannello per fiammeggiare,accendete il grill a massima potenza e dopo un minuto lo zucchero sara’ caramellato,
il problema sara' tenere in mano le tazzine bollenti,quindi tenete presente i tempi di raffreddamento, e per la stessa ragione dovrete utilizzare ciotoline di coccio o ceramica resistenti ad alta temperatura (no vetro o metallo).


Hasta luego! y feliz dia!
Simona

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